Di niente più

Una cosa c’è che a stare tanto tempo soli poi quando lo si è veramente non ce se ne accorge mica. Allora faccio la mia scena madre, non pensare sia l’ultima, non per il momento, ed esco, me ne vado. Voglio vedere quante birre ci metto ad ubriacarmi, il problema è quando dovrò tornare a casa per fare uso della toilette che noi donne, si sa, abbiam la vescica debole. Il fatto è che a casa oggi non voglio tornare. Finchè reggo mi giostro come posso tra le vie di una città muta. Muta anche io. Non posso parlare non ho parole adatte e pure le avessi non saprei tradurle e muto anche il mio dolore. Insomma ad essere onesti non è dolore vero ma stasera fatemi crogiolare, poi certo lo riconosco per prima che non è nulla, è un soffio che stagna nella pancia. Però è come il dolore che si ripete quello senza pianti quello che è invincibile. Oggi sono completamente sola anche se solo a volte me ne rendo conto. Le belle pose ci riportano alle nostre vitucce. Non è successo nulla di serio. Non oggi.

E’finita, la tigna di donna m’abbandona, non gliela faccio più, il bagno, devo. E sono appena alla seconda birra. Tutte le cose che sono venute, non sono migliore, eppure avrei giurato che. Fatta pipì. La casa è una latrina per ora. Faccio i conti con la mia nuova attitudine alla birra.

Domani i villeggianti se ne staranno sotto gli ombrelloni come ogni anno e le estati continuano per la maggior parte di loro, adesso poi, nonostante lo sconforto, io lo so che le estati continuano anche per me eppure esiste una parte che si è fermata quando anche te ti sei fermato. Non è stasera non è qui che mi fa male.

Cosa ho saputo darti io, sono stata capace di ricambiare le tue cure, di cosa siamo fatti e quanto a lungo riusciamo a ricordare.  Tutto quello che ho prima non era ancora venuto e non potevo, invece adesso che ci sono io non ci sei più tu e di niente più c’è bisogno.

10 Risposte

  1. io non lo so cosa è, ma questa cosa che scrivi è bella, tanto e pure vera e pure dolorosa.

  2. Ciao, sì. Sento queste tue parole come mie. Non adesso, non qui. Ieri, domani, ormai non so più.
    La consapevolezza di simili altrui pensieri non mi porta conforto semmai rende il tutto ancor più inponderabile. Soprattutto col passare delle stagioni, l’inizio e la fine di un ennesimo amore, porta insito questa consapevolezza, questa tristezza. Ma capire che tutto questo è parte inscindibile della meraviglia mi dona sollievo.
    Non so.
    Le tue parole mi hanno toccato però.

    Ciao

  3. A little bit thirsty
    A little bit used
    A little bit of whiskey
    And a little pinch of chew
    A little bit tired
    And a bad attitude
    A little bit of drinkin
    And another piece of you

    Alcohaulin’ ass
    Pour another drink in my glass
    Alcohaulin’ ass

  4. iMponderabile!!!

    ops…

    😉

  5. Se è un semplice gioco dialettico…non fa molto ridere. Se, invece, rispecchia il Tuo stato d’animo, beh allora ti dico: “su corraggio…verranno tempi migliori”!

  6. Ottima la scelta e l’ordine dei colori che dai al tuo Blog…
    Certo che il blu sul giallo sembra voglia per forza dire e gridare qualcosa.
    Piacere Andrea.

  7. parli di cose dure e sei morbida quasi sollevata una scrittura difficile da trovare tornerò

  8. mi spiace che tu stai così davvero non so che dire di più, sempre belle cose

  9. non si sa che dire il pudore dei sentimenti altrui ma ci si prova no?

  10. BEPPE GRILLO – Vaffanculo day

    Vaffanculo day is coming !

    Divaga L’informazione, mettilo nei tuoi link, nei forum, dappertutto, parlane alla gente, attacca manifesti. L’italia dipende dagli italiani.

    http://www.beppegrillo.it/vaffanculoday/

    bel blog

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