il momento più agghiacciante della mia vita fino a venerdì scorso pensavo fosse tanti anni fa al cinema con uno che mi piaceva, insomma, poichè ancora oggi è una ferita aperta, non dirò quel che feci.
invece poi il fondo l’ho toccato qui a salonicco, alla serata della festa della repubblica italiana. lo strazio italico in italia non è niente in confronto a quello esportato all’estero, giuro. come ogni innesto, germoglia strano e si centuplica.
troverete mummie blasonate che s’avventano sui prosciutti, arricchiti e carrieristi irrigiditi nelle scope d’oro infilate su per i loro culi svergognati, dame del tè incancrenite ma boccolute. a presentare la serata il maestro severino con i suoi successi italiani che quando c’è un guasto tecnico non si scompone mica e ti fa un sorriso sornione: “its the biutiful of the dairect”, dice. e basta. solo questa italia troverete all’estero.
prima di severino arriva sul palco un coro di decrepite. intona l’inno di mameli. e tutti si alzano. capito? e cantano con la mano al petto. capito? ed io in prima fila che dovevo fare? l’anarchica? no, alla fine ha prevalso la mia voglia di anonimato: mi sono alzata anch’io. vergogna. è proprio vero, abbiamo toccato il fondo. purtroppo ero troppo scossa per documentare l’agghiacciante momento.
però poi quando il maestro severino ha cantato la canzone lì di cotugno arruffianandosi anche la metà greca del pubblico con il verso “sono ricco sono a salonicco” non è stato niente per me.
di questo momento invece il documento ce l’abbiamo.
prego notare la somiglianza del maestro severino con neri marcorè che imita gasparri.
post gemmelato con questo qui
the biutiful of the dairect. notevole. ma poi chi è questo severino? perchè lui? chi è?
probabilmente è cugino di apicella
Cristosanto, ma là ci sei arrivata con le tue gambe!
Brividi e vergogna insostenibile!
lei mi rigira il coltello nella piaga.
ebbene a volte le mie gambe son troppo tediate per esercitare il libero arbitrio.
il post gemellato spiega meglio perche’ le gambe ci portano li’. e’ curiosita’ scientifica, praticamente
il morbo